Caro Mimmo, gli anni volano, si dice cosí?
É un luogo comune…
Tu ci hai lasciato nel 2010, in un pomeriggí assolato, era il 20 agosto…non eravamo preparati, tu sí…
Avevamo ancora mille cose da fare con te…
Quando penso che non hai potuto vedere le conseguenze di un terremoto del 9° grado come quello avvenuto in Giappone nel 2011, che non hai temuto per i problemi alla centrale nucleare di Fukushima, che non hai visto morire Gheddafi o Fidel Castro, che non hai visto i vari “matrimoni dell’anno”, le dimissioni di un Papa, l’elezione di un altro, che non hai visto la serie infinita di attentati Balaclan, Barcellona, Stoccolma, crollare il ponte Morandi, i disasti aerei, la Malayasia Airlines, per esempio, o quelli navali, Costa Concirdia per esempio…se penso alla musica che non hai sentito, ai film che non hai visto, alle parole che non hai ascoltato, non mi rammarico, so che giá “conoscevi” tutte queste cose…
Se penso che non vedi questo pianeta che brucia come Notre Dame, l’ebola, il covid 19 che si diffondono, ricordo i tuoi occhi saggi che tutto giá sapevano, che tutto avevano visto..
Sei stato un uomo discutibile, provocatorio, possiamo anche dirlo, ma un UOMO che ha saputo guardare oltre.
Una persona che ha saputo dare.
C’era in te una sorta di “saggezza universale” eterna, immutabile, assoluta…
In questi anni, che io ho trascorso a guardare cataclismi, lotte, stragi, delusioni, per me ci sono stati anche momenti lieti, esaltanti attimi di vita e tu eri con me, con le belle opere pittoriche, col ricordo che improvviso ed inaspettato, coglieva e coglie la mente per lasciarmi sulle labbra un sorriso e nell’animo serenitá
Ti rivedo, caro Mimmo, coi capelli lunghi al vento, zoccoli ai piedi pentaloncini e canottiera, perso nel sole della tua terra, attento a coglierne l’infinito..
Oggi ti ringrazio ancora per aver camminato un po’ con me, per avermi insegnato tanto!
Abbiamo cercato di onorarti anche dando vita ad una Associazione che porta il tuo nome e l’abbiamo fatto per poter dire: “É uno di noi, l’abbiamo conosciuto e ne siamo fieri”
Sono trascorsi 10 anni…
Non sembra vero…é un luogo comune!
A presto
Vilma.